Questo primo modulo fornirà un’introduzione storica all’ascetismo indiano considerando fonti testuali brahmaniche e dimostrando che la “rinuncia” nelle tradizioni hindu era, ed è ancora, un fenomeno molto complesso. Per fare ciò, confronteremo queste fonti testuali con la presente realtà di alcuni tra i principali ordini religiosi ascetici –principalmente gli ordini (sampradāya) dei Nāth, Daśnāmī, Udāsī e Rāmānandī. Dopo un’analisi di concetti importanti come sampradāya e paramparā (trasmissione) nel contesto indiano introdurremo brevemente questi ordini poiché, di fatto, sono quelli tradizionalmente connessi alla pratica di Haṭha yoga e, in generale, allo yoga come sādhanā (disciplina spirituale). In questo primo modulo parleremo anche brevemente del tema dell’ascetismo femminile.

In passato lo yogi era il tapasvin (il praticante di austerità). Era anche un individuo con potere sovraumani. In generale, tra i sādhu di oggi, lo yogi è colui che ha portato a compimento la sādhanā dello yoga. In questo modulo, focalizzeremo la nostra attenzione sulla figura dello “yogi” da un punto di vista storico, per poi analizzare le varie forme di “yogi” presenti nel mondo ascetico. Per fare questo, prenderemo anche in considerazione il significato di Haṭha yoga. Partiremo dalla definizione presente nell’ Haṭhapradīpikā per poi affrontare i vari significati che i sādhu attribuiscono al termine haṭha yoga e cercheremo tali significati nelle fonti testuali. Esempi di tapasyā verranno descritti e spiegati. Queste definizioni ‘emiche’ ci permetteranno di fare una distinzione tra haṭha yogi, yogi rāj e yogi. Infine, introdurremo in generale l’idea di Yoga come sādhanā per i sādhu.

In questo modulo entreremo nel mondo ascetico attraverso le sue pratiche. Sottolineeremo il ruolo e l’importanza del guru nel decidere la sādhanā per i suoi discepoli. Esamineremo varie forme di tapasyā e i loro scopi, per poi descrivere le varie fasi della yoga sādhanā. Daremo una attenzione particolare alla pratica di kriyā, āsana e il loro uso o dimostrazioni pubbliche. Indagheremo il modo in cui i sādhu apprendono le diverse pratiche, sottolineando l'importanza dei pellegrinaggi e delle feste religiose. Infine, prenderemo in considerazione il rapporto di tali pratiche con le scritture tradizionali.

Lo yoga transnazionale è oggigiorno diffuso in tutto il mondo. In questo modulo finale, valuteremo le conseguenze che ciò ha creato nel mondo dei sādhu. Ci occuperemo di sādhu che apprendono lo yoga in centri moderni e possiedono anche lauree o dottorati in Yoga, così come parleremo di sādhu che semplicemente frequentano “classi di yoga occidentale” per potere insegnare all’estero, ma distinguendo questo yoga dallo “yog” appreso dal loro guru. Allo stesso modo, affronteremo il tema dell’influenza che alcuni ordini religiosi hanno oggi e come sempre più stranieri guardano a guru “tradizionali” per la loro pratica anche diventando loro stessi rinuncianti. Vedremo come i social media e internet stanno influenzando la pratica e il modo in cui i sādhu parlano di yoga. Una particolare attenzione sarà data alle controverse figure di Baba Ramdev e all’International Day of Yoga.